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«Mio padre mi portava per gallerie e mercanti d’arte, ho respirato arte sin da piccolo, dipingo da quando avevo 12 anni»
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Il quadro non è finito finché non faccio i ricami col pennarello.
«Caos ordinato».
Quirino Gnutti, nato a Desenzano del Garda
l'11 Ottobre 1986, sin da bambino mostra un’innata capacità di riprodurre ciò che è insito
nella sua mente.
L’arte ha da sempre occupato un posto molto importante nella vita di Quirino: ‘ordinaria’ eppure straordinaria, è la rappresentazione del mondo di chi come lui, è alla costante ricerca della bellezza.
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Dopo il diploma in ragioneria, decide di intraprendere la carriera nell’azienda di famiglia, trasferendosi dapprima a Boston negli Stati Uniti poi a Madrid, in Spagna e, successivamente a Chicago. Il lavoro in azienda lo porta a viaggiare per sette lunghi anni
in giro per il mondo.
L’ arte tuttavia, invade la sua vita anche senza volerlo: quasi inconsciamente, la sua vocazione per la pittura continua ad essere alimentata dalle sue esperienze di vita e dai suoi viaggi.

Il tessuto, i colori e l’astrattismo si fanno strada con prepotenza nella sua arte: iniziano così a prendere forma le sue prime opere, che lo portano a lasciare definitivamente la carriera nell'azienda di famiglia nell'aprile 2017.
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Quirino fa la sua scelta di vita: colori, schizzi, astrattismo su grandi tele di velluto, percorse da «ricami», segno distintivo del suo lavoro.
«Ho lasciato il certo per l’incerto, ma sono l’uomo più felice del mondo».
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Attraverso gli elementi della natura, le stagioni, lo spazio e le galassie, Quirino racconta la voglia di uscire dall’orbita predefinita per generare nuovi universi di emozioni e suggestioni.
«Ho lasciato il certo per l’incerto, ma sono l’uomo più felice
del mondo»
